giovedì, settembre 23, 2010

Finisterrae | Fantasmi in viaggio

Per iniziare bene uno dei primi post del blog è dedicato ad un film che non c'è. Un film fantasma sui fantasmi che verrà presentato solo il mese prossimo. La verità è che stuzzica il mio cervello l'idea di un film che nasce per caso, perciò trovo più interessante parlare di questo che aspettare la visione del film stesso. A quanto pare l'idea di base in Finisterrae era girare scene che graficamente soddisfacessero il regista Sergio Caballero e di aggiungere successivamente dialoghi e quindi dar forma alla storia. Tutto ciò ha del meraviglioso e del geniale e temo che il risultato possa essere al di sotto delle mie aspettative.

Come recita il sito si tratta della storia di due fantasmi che stanchi di vagare per il limbo intraprendono il cammino di Santiago, ovvero il pellegrinaggio religioso, che attraverso molteplici possibili strade, porta al santuario di Santiago de Compostela. Aggiungerei che con Finis Terrae in genere si indica il punto più ad occidente della spagna dove i pellegrini spesso decidono di allungare il loro cammino. Non mi dilungo oltre nel parlar dell'aspetto mistico\religioso in questo e sulla poesia insita nell'idea per non annoiarvi, ma vi lascio al trailer e ai frammenti di film.






Il film serve soprattutto a fare promozione al Sónar Festival 2010 di Barcellona ed è un mirabile esempio di viral marketing1. E' stato già fatto uno screening promozionale l'undici giugno, ma il debutto vero e proprio sarà all'edizione di quest'anno di Sitges. Di seguito una piccola disamina degli spot\spezzoni di film che sono usciti in questi mesi.

Stage 1 | Tuning in (2'40'')



Non accade nulla. Un semplice campo lungo, uno stacco e due fantasmi che danzano al suono di una sintonizzazione, ma ciononostante non è bellissimo?

Stage 2 | Fishing (3'13'')



La cosa che colpisce di questo segmento è la veste dei due fantasmi sporca del fango del bordo fiume. Come se non fosse già sufficiente vederli così goffamente rappresentati da un lenzuolo con i buchi che li avvolge vi si aggiunge questo particolare terreno nella singolare distruzione della sospensione della credulità dell'opera. I protagonisti sembrano effettivamente due imbecilli stralunati avvolti da un lenzuolo e questo non può che piacerci. Bisogna anche dire però che è il segmento più debole dei quattro, proprio perché è quello che fa più ampio riferimento al festival con delle immagini tratte da qualche precedente edizione, sebbene lo stratagemma per inserirlo sia notevole e ben realizzato.

Stage 3 | Little sticks (4'17'')

Il segmento più lungo e forse anche il più bello. Suppongo i due fantasmi abbiano scelto la via del nord per fare il cammino di Santiago vista la fitta neve. Il ramo che funge da flauto, il dialogo con gli animali, l'invito all'ascolto della pietra e quei fantastici guanti sono tanti indizi che lasciano ben sperare in quello che si vedrà nel montaggio finale.

Stage 4 | Mrs García (1'43'')



Tanti spunti anche in questo breve enigmatico segmento. Parole che si incrociano e le immagini ci confondono. Poi il campo si allunga e vediamo i due cari fantasmi attraversare il bosco delle parole. Con quel cartello tutto acquista un senso a pensarci bene, anche se un senso non c'è.

Speriamo bene.


1. I terribili organizzatori del Sónar Festival avevano già dimostrato di gran lunga di essere dei professionisti del viral marketing. Nel 2008 per pubblicizzare il loro festival di musica elettronica allestiscono un sito .cn per caricarvi su dei falsi video di improbabili esperimenti di genetica volti ad ibridare teste umane con dei corpi di animali (1747, 1748, 1749, 1750, 1751, 1752, 1753). Sebbene dubito qualcuno sia cascato in questo scherzo la cosa deve aver avuto una certa risonanza visto che uno di questi animaletti, quello con il corpo da uccello dal simpatico nome di Pajarracca, beneficia di una personale (o forse animale) pagina web ed è stato persino ospite di Raffaella Carrà. Ad ogni modo l'iniziativa pubblicitaria di quest'anno è decisamente più bella e supera di gran lunga in inventiva quella del 2008 che puntava sul presunto fattore disturbante delle immagini.